ALBA ADRIATICA – Nelle prossime ore potrebbero tornare in carcere Elvis e Danilo Levakovic, i cugini rom di Alba Adriatica arrestati perchè accusati di aver ucciso l’imprenditore albense di 38 anni Emanuele Fadani, nel novembre del 2009. La Corte di Cassazione ha infatti accolto il ricorso che la Procura di Teramo ha presentato contro la sentenza del Tribunale del riesame dell’Aquila che aveva confermato la decisione del gip di Teramo, Marina Tommolini, di scarcerare, nel luglio scorso, i due. I Levakovic erano stati rimessi in libertà sulla base del presuposto giuridico della durata della custodia preventiva rispetto alla diversa contestazione di reatoda formulare nei confronti dei due indagati: omicidio preterintenzionale e non omicidio volontario come inteso dalla procura. Adesso la pronuncia della Suprema Corte rivoluziona il quadro giudiziario, intanto riportando i due indagati in carcere. Secondo procedura, infatti, esauriti i tempi tecnici del deposito della sentenza e della notifica alla procura, dovrebbero essere riemessi i relativi provvedimenti cautelari. Il ricorso era firmato dal procuratore capo Gabriele Ferretti e dal sostituto procuratore Roberta D’Avolio. Per il delitto è accusato anche un terzo rom albense, Sante Spinelli, tornato in libertà nel marzo scorso per questo delitto, ma agli arresti domiciliari per altro reato. Emanuele Fadani fu ucciso durante un alteco all’esterno di un pub, ad Alba Adriatica, con un violento pugno alla testa, tirato da Elvis Levakovic.